Percorrendo la “Strada del Prosecco” è d’obbligo sostare in qualche "Bottega del Vino" (agriturismo, osteria, enoteca, bar) per assaggiare qualche calice di vino Prosecco (spumante, frizzante o tranquillo). Con un pò di prudenza non ci saranno problemi per il ritorno a casa perché il nostro vino è diuretico e ...
Un proverbio veneto ci rammenta che: “la lengua non xe mai straca se no la sa de vaca”; esprime con eloquenza l’ interesse, anche degli abitanti della Pedemontana, per il formaggio.
Il periodo di passaggio dall’estate all’autunno è segnato dall’odore fragrante delle castagne arrostite che si spande per l’aria e che ci stimola ad assaggiarle - ben calde e ben cotte - accompagnate con un bicchiere di vino nuovo di Prosecco o di Verdiso.
Plinio il Vecchio scrisse: la Natura volle che gli asparagi fossero selvatici perché ciascuno potesse raccoglierne. Nella Roma imperiale quelli coltivati erano riservati ai Patrizi romani; la plebe doveva accontentarsi di quelli selvatici.
Nel periodo autunnale-primaverile, percorrendo la fascia pedemontana, il gradevole odore della carne che arrostisce sugli spiedi, c’invita a sostare nelle trattorie e nei ristoranti dove c’è la certezza di assaggiare bocconi prelibati che ricordano usanze antiche.
Le trote, regine delle acque dolci, sono un alimento ideale per la dieta corretta, sana ed equilibrata.
Le erbe di campo fanno parte delle specie vegetali che nel Medioevo, nel periodo del Monachesimo, rientravano tra i “semplici”, cioè tra quelle ritenute curative della medicina popolare; vengono usate oggi, come ieri, nella cucina locale, per la facilità di reperirle nei campi, nei prati e lungo le siepi.
I fagioli e le patate sono prodotti importati in Europa dopo la scoperta del Nuovo Mondo. Del fagiolo comune (Phaseolus vulgaris L.) ci sono moltissime varietà di difficile inquadratura sistematica.
Le zone collinari e quelle pedemontane sono ricche di prati e di boschi di latifoglie e di conifere alle quote più alte. In questi ambienti i funghi hanno sempre avuto notevole diffusione e le popolazioni locali hanno imparato a conoscerli, a raccogliere le specie commestibili per commercializzarle e per utilizzarle ...
L’uccisione del maiale, nelle campagne, costituisce ancora oggi un rito sacrificale perché la vittima viene immolata per il benessere della famiglia. Del maiale nulla si spreca e tutto è utilizzabile in cucina.
Il G. Bastanzi nel “Le superstizioni delle Alpi Venete” del 1888 riferisce che “le api sono nel pensiero popolare bestie sante, benedette da Dio perché forniscono la cera per gli altari.
Il panorama della Pedemontana, dolce ed amena, è dominato da infiniti filari di viti, che si rincorrono sui dossi e che scendono negli avvallamenti, curati dai contadini con mano amorosa; panorama immortalato, con mano altrettanto felice, nelle tele del Giovanni Battista Cima, pittore di Conegliano.
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